Quando rivolgersi al Medico di Medicina Interna

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Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, in tanti sono affetti da malattie croniche (24 milioni di persone in Italia). Alcuni da più patologie croniche contemporaneamente (12,5 milioni di persone).

Cos’è una malattia cronica?

È una malattia dal lungo decorso che quindi richiede un’assistenza a lungo termine. Alcuni esempi sono le cardiopatie, l’ictus, il diabete e le malattie respiratorie croniche, i tumori, le malattie del fegato e dell’apparato digerente. Ci sono poi anche le malattie mentali, i disturbi muscolo-scheletrici e dell’apparato gastrointestinale, i difetti della vista e dell’udito, le malattie genetiche.

Proprio perché a lungo decorso le malattie croniche si associano ad altre malattie determinando quella che viene definita “condizione complessa”.

Le patologie che più frequentemente coesistono sono le malattie respiratorie e le malattie cardio-cerebrovascolari o il diabete 2.

In presenza di più patologie, il medico internista è in grado di fare una valutazione complessiva dello stato di salute della persona, comprendere le relazioni tra le diverse patologie e valutare il miglior percorso terapeutico, tenendo conto anche delle diverse terapie già prescritte. L’obiettivo è fornire al paziente una semplificazione dell’iter terapeutico e garantire una continuità assistenziale.

Tutto questo è reso possibile dalla visione d’insieme, dall’osservazione e dal ragionamento logico, elementi distintivi che permettono al medico internista di intervenire in modo efficace anche sulle diagnosi difficili: quando una diagnosi fatica ad arrivare, costringendo la persona ad indagini lunghe e sfinenti che non portano a risposte definitive, ecco che entra in gioco il medico internista. Egli infatti ricompone il puzzle, collega i diversi indizi e trova la risposta.

Ci prendiamo cura della persona

Tratto liberamente da SIMICURA della Società Italiana di Medicina Interna, che autorizza

Dott. A. Frosi, socio SIMI